Il diradamento capelli donne consiste in una progressiva caduta dei capelli in certe zone della testa nella donna. La calvizie è un fenomeno tipicamente associato agli uomini ma, sebbene in misura minore, può accadere che il problema riguardi anche le donne. In questi casi la perdita dei capelli, può rappresentare la fonte di forti stress psicologici se viene vissuta come un danno alla propria immagine.
Nella maggior parte dei casi, la diradamento capelli donne può essere monitorato e tenuta sotto controllo, tuttavia perché ciò accada è necessario individuare con certezza quale tra le numerose cause possibili sia all’origine del problema. Per il trattamento della calvizie nella donna esistono numerose terapie, ma affinché esse risultino efficaci, infatti, è molto importante che il trattamento sia mirato alla specifica situazione del singolo paziente.
Quando preoccuparsi
In linea di principio, la caduta di una moderata quantità di capelli è da ritenersi del tutto normale. La capigliatura è infatti soggetta ad un ciclo vitale fisiologico. La quantità dei capelli che cadono dipende da numeri fattori, che vanno dalla stagione, allo stile di vita, fino a vere e proprie patologie. In generale, il problema della caduta dei capelli nelle donne va approfondito nel momento in cui aumenta in maniera anormale e ingiustificata.
Solitamente, nelle donne il problema inizia a manifestarsi dopo i 40 anni con una progressiva alterazione della capigliatura che, a partire dall’area superiore del cranio, tende ad interessare tanto il colore quanto le dimensioni dei capelli, che possono iniziare ad apparire più sottili e fragili.
La scala di Ludwig per misurare il diradamento capelli donne
La caduta dei capelli nelle donne si manifesta con tempistiche e modalità piuttosto diverse dalla calvizie maschile. Per questa ragione, non è possibile effettuare la classificazione della calvizie femminile sulle stesse basi di quella maschile, ma è necessario fare riferimento ad una scala dedicata.
Una delle più utilizzate è la scala di Ludwig, elaborata nel 1977 prendendo come riferimento la tipica progressione dell’alopecia androgenetica femminile. In particolare, la scala di Ludwig individua tre stadi ai quali fare riferimento per individuare l’avanzamento del diradamento capelli donne:
- Tipo 1 : è lo stadio iniziale, durante il quale si inizia ad osservare un leggero diradamento che inizia dall’area sommitale del capo, lasciando intatta la banda frontale per uno spessore che solitamente varia tra due e tre centimetri;
- Tipo 2 : l’area del cuoio capelluto colpita tende ad essere sostanzialmente la stessa del Tipo 1, anche se si potrebbe osservare un maggior sviluppo nelle direzioni laterali. Il diradamento inizia ad essere più accentuato e anche la zona frontale non interessata dalla caduta dei capelli, può tendere a restringersi;
- Tipo 3 : il diradamento della corona diventa evidente anche se, a differenza di quanto accade negli uomini, è molto difficile che l’area resti completamente glabra, continuando invece a presentare la presenza di capelli, benché miniaturizzati.
Le possibili cause della caduta dei capelli nelle donne
La caduta dei capelli, nelle donne come negli uomini, può essere fatta risalire a numerose cause non necessariamente patologiche. Non è infatti raro che la gravidanza, l’allattamento, alcune terapie farmacologiche, per non parlare delle situazioni di forte stress psicologico, possano portare ad un sensibile diradamento della capigliatura, che tuttavia nella maggior parte dei casi è solo temporaneo. Soprattutto l’avvento della menopausa può associarsi ad una copiosa perdita di capelli nella donna.
In altri casi invece, il diradamento capelli donne può essere dovuto a delle vere e proprie malattie, come le varie tipologie di alopecia, o ad infezioni del cuoio capelluto, senza considerare che la caduta dei capelli può anche essere la spia di altre patologie non direttamente collegate alla capigliatura, come ad esempio la sifilide e l’anemia.
La corretta diagnosi del problema può non essere affatto semplice e per questa ragione è fondamentale rivolgersi tempestivamente allo specialista, che oltre all’esame visivo della capigliatura e all’analisi del quadro clinico generale del paziente, potrà decidere se è il caso di avvalersi anche di svariati esami clinici, come, ad esempio, analisi ematiche.
Come si cura
Come si è visto, le cause della caduta dei capelli nella donna possono essere molteplici e altrettanto numerose sono le terapie per contrastarla. In molti casi, il problema può essere tenuto sotto controllo con l’uso di farmaci specifici, da utilizzare sia a livello topico che sistemico. Inoltre, esistono anche delle terapie non farmacologiche, eseguite nei centri Tricomedit come laser terapia, che possono essere d’aiuto nel trattamento tricologico della patologia.
In ogni caso, perché i trattamenti si rivelino efficaci è di fondamentale importanza che questi vengano consigliati da uno specialista, unico soggetto titolato per indicare al paziente la terapia più idonea alla risoluzione dello specifico problema in esame.