L’alopecia maschile: la mattina davanti allo specchio milioni di uomini italiani scrutano ansiosamente la propria immagine riflessa allontanando anche solo l’idea di dover vedere una nuova caduta dei capelli, temuta messaggera della perdita del fascino di ogni uomo alle prese con i capelli che cadono, ed al contrario alla ricerca di conferme che possano allontanare un incubo vecchio come il mondo, quello della calvizie, anche conosciuta come l’alopecia maschile.
Quante volte abbiamo visto nelle indimenticabili puntate della celebre sit-com americana anni ’70 “HAPPY DAYS” il mitico playboy di Milwaukee Arthur Fonzarelli detto FONZIE interpretato dal bravissimo Henry Winkler iniziare a pettinarsi nei bagni di “ARNOLD’S” per poi molleggiare sulle ginocchia e rinunciare valutando la propria chioma come imbattibile?
O quante volte abbiamo ammirato nel film “cult” LA FEBBRE del SABATO SERA le scene in cui l’altrettanto mitico Tony Manero impersonato da John Travolta – impareggiabile ballerino da discoteca – iniziava la preparazione per la serata di ballo cominciando dalla cura maniacale del proprio ciuffo?
Basterebbe pensare a questo per comprendere come l’alopecia maschile possa diventare un vero complesso per un uomo alle prese con la caduta dei capelli, e che teme di non essere più attraente per le donne e di non avere più una immagine ordinata e gradevole.
La alopecia androgenetica nell’uomo sembra sufficiente a mettere in crisi la sicurezza di molte persone, angosciate dalla caduta dei capelli. Ed in effetti molte indagini demografiche dimostrano come molte donne preferiscano gli uomini che non hanno perso i capelli, che risultano avere una immagine più sana ed attraente.
D’altronde l’alopecia maschile è una tipologia di caduta dei capelli nell’uomo assai diffusa dovuta ad una suscettibilità del follicolo pilifero e ad una miniaturizzazione dello stesso di tipo androgenetico.
Questa tipologia di alopecia androgenetica nell’uomo è la calvizie più comune e interessa il 70% degli uomini nel corso della loro vita. Per gli uomini essa si presenta frequentemente con un indietreggiamento dell’attaccatura dei capelli all’altezza delle tempie e con una caduta dei capelli localizzata alla sommità del capo.
Cause dell’alopecia maschile
L’alopecia maschile dipende normalmente da enzimi che agiscono sul testosterone generando cataboliti dello stesso che causano la calvizie, per cui ad oggi non è più misteriosa la causa della caduta dei capelli nell’uomo.
È stato infatti accertato che l’origine dell’alopecia maschile risiede nell’effetto degli ormoni androgeni nei bulbi piliferi, o quantomeno nei bulbi maggiormente sensibili che sono localizzati nella regione frontale e nel vertice del capo.
La stragrande maggioranza delle persone colpite da alopecia maschile, normalmente, conserva capelli folti nella zona della corona, ovvero nelle aree occipitali e temporali del capo.
Sembra quindi confermato che la calvizie maschile rimane uno degli incubi maggiormente temuti dagli uomini, come confermano anche alcuni personaggi famosi.
Basti pensare al famoso attore a stelle e strisce Bruce Willis che sosteneva che “La perdita dei capelli è il modo che ha Dio per dirmi che sono umano.” o alla autoironia di Sean Connery, il più famoso James Bond della storia del cinema che ad una intervistatrice che gli chiedeva una opinione sul fatto che molti 60enni calvi venissero considerati comunque sexy, ebbe a rispondere “Non saprei. Non sono mai stato a letto con un sessantenne calvo.”
In questo articolo abbiamo parlato di alopecia maschile, se sei interessato ad approfondire l’argomento o a conoscere altri dettagli relativi alle problematiche del capello e del cuoio capelluto ti invitiamo a sfogliare il blog Tricomedit e a visionare le altre sezioni del nostro sito.
Se vuoi prenotare una VISITA TRICOLOGICA GRATUITA presso uno dei Centri Medici Tricologici TRICOMEDIT chiama il NUMERO VERDE ☏ 800 30 67 60 (clicca qui da cellulare).
Preferisci essere ricontatto da un nostro operatore ad un orario da te indicato? Compila il modulo on line